Agri Tech lungo il NILO

Considerato il più grande Stato dell’Africa, il Sudan si estende lungo il corso dell’Alto Nilo, il fiume che attraversa tutta la nazione e che fin dai tempi antichi ha legato la storia del paese a quella dell’Egitto e della vicina penisola Araba, con cui condivide la lingua (l’Arabo) e la religione Musulmana. Il Sudan è membro delle Nazioni Unite e dell’Unione Africana, ma anche (per gli stretti rapporti che lo legano al mondo Musulmano) della Lega Araba e dell’Organizzazione per la Cooperazione Islamica. E’ per questo che una delle province sudanesi del Nord, la regione di Al Ghaba, è diventata sede del “North State Project”, un progetto di sviluppo agricolo finanziato dalla “Al Rajhi International Group”, una Holding Saudita che da oltre 70 anni promuove progetti simili in tutto il mondo, destinati alla promozione della produzione agricola per l’approvvigionamento alimentare dell’Arabia Saudita e di altri paesi legati al mondo Islamico. Il progetto (collegati ad altri simili in atto lungo il corso del Nilo) prevede l’aumento della produzione soprattutto di cereali e foraggio, mediante la realizzazione di una serie di infrastrutture quali canalizzazioni, pompe di pescaggio delle acque del Nilo, e trivellazione di pozzi profondi. Gli impianti, estesi per decine di chilometri, sono autosufficienti dal punto di vista energetico grazie agli impianti fotovoltaici, e permettono la realizzazione di vere e proprie “oasi” coltivate che spiccano sullo sfondo del paesaggio semidesertico. I raccolti sono destinati all’alimentazione delle popolazioni di Sudanesi e Saudite, in uno scambio che prevede la messa in opera, da parte dei Sauditi, di infrastrutture e tecnologie avanzate, mentre il Sudan offre grandi appezzamenti di terreno e manodopera. Nelle foto possiamo vedere uno degli AgriTech 35.7 acquistati dai tecnici del progetto, impiegato nella raccolta di foraggio ad uso delle popolazioni locali. Agritech è la macchina ideale per questi compiti, essendo dotata di una trasmissione “Vario System EVO2” con 4 modalità di guida (Automotive, Loader, Creeper ed ECO) che le permettono di affrontare le grandi distanze ed il clima arido della zona. Clima da affrontare anche grazie alla cabina, un “ambiente di lavoro” confortevole e sicuro per facilitare le lunghe permanenze a bordo: oltre all’impianto di climatizzazione, troviamo anche il joystick integrato nel bracciolo, l’insonorizzazione acustica, volante regolabile in altezza e inclinazione, alzacristalli elettrici, vani portaoggetti, impianto stereo, tende parasole, sedili ergonomici, tettucci apribili, posto guida rialzato ad alta visibilità, tergicristalli ad alta efficienza, due retrovisori indipendenti, e molto altro ancora. Nulla è stato lasciato al caso, per garantire una giornata di lavoro sicura e nel massimo comfort, anche nelle pianure di Al Ghaba, Nord del Sudan.